La Psicologia dello Sport è una disciplina relativamente giovane e di competenza multidisciplinare, frutto della confluenza di conoscenze provenienti da ambiti differenti (psicologia, medicina, psichiatria, sociologia, pedagogia, filosofia, educazione fisica, riabilitazione, ecc) (Antonelli e Salvini, 1978). Essa comprende quindi tutte quelle attività accademiche, di ricerca e professionali che forniscono la base per comprendere e stimolare il comportamento di coloro che praticano sport o attività fisica. Si rivolge ad atleti professionisti, dilettanti o amatori, di qualsiasi età e livello di competenza, che pratichino sport o attività fisica per per puro piacere personale o perché impegnati in contesti agonistici, fino all’altissimo livello.
La Psicologia dello Sport si prefigge un duplice obiettivo di intervento, da un lato la promozione, attraverso lo sport, del benessere personale all’interno del ciclo di vita e nel contesto sportivo, e dall’ altro il miglioramento della performance sportiva. In quest’ultimo contesto, definito di Mental Training, il compito dello psicologo dello sport consiste quindi nel comprendere i processi psicologici che guidano la prestazione motoria e l'apprendimento, e nell’utilizzo di competenze, tecniche e strumenti volti ad incrementare le performance dell’atleta (tratto da International Society of Sport Psychology).
Psicologa Clinica, Psicoterapeuta e Psicologa dello Sport iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia n° 03/16626. Laureata con lode presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, ha conseguito il Master in Psicologia dello Sport di Psicosport al fine di coltivare, parallelamente alla pratica clinica, la passione per la psicologia sportiva. Si è specializzata a pieni voti in Psicoterapia presso la Scuola C.O.I.R.A.G ed è formata al metodo EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Ha frequentato il corso “Coaching for the Future” organizzato da VISION54 per approfondire il tema del mental coaching nel golf ed è certificata come Preparatrice Mentale di I° e II° grado dalla Federazione Italiana Tennis, con la quale ha collaborato all’interno dei Raduni (under 12-16) presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia e Formia e come docente all’interno di Corsi per Istruttori e Maestri. Ha svolto attività di docenza con la Federazione Ciclismo Lombardia all’interno di corsi di formazione per Tecnici, Dirigenti e Giudici di Gara ed ha curato la rubrica Psycogolf della rivista Golf Today, sul tema della preparazione mentale nel golf. In ambito privato lavora come Sport Mental Trainer con atleti dilettanti e professionisti che praticano diverse discipline (golf, tennis, hockey, ciclismo, pattinaggio, pallavolo, equitazione, karate, motociclismo e automobilismo) e collabora in modo stabile con alcuni Circoli di Golf e Tennis della Lombardia. Ha dato vita, insieme ad alcuni colleghi, al progetto Genitori nello Sport, che propone programmi e attività a sostegno di genitori, tecnici, dirigenti, federazioni sportive e colleghi psicologi sul tema della genitorialità all’interno del contesto sportivo.
“Il golf si gioca in un campo di 14 centimetri: lo spazio tra le due orecchie”
(Bobby Jones)
Aiutare l’atleta a migliorare la propria performance sportiva attraverso un allenamento psicologico mirato che viene costruito ad hoc sulla base delle specificità della disciplina sportiva praticata, degli obiettivi da raggiungere e del profilo personologico dell’atleta.
Il percorso si struttura in:
- analisi della domanda e screening psicodiagnostico (colloqui, test, osservazione su campo)
- progettazione personalizzata dell’intervento volta a favorire un incremento delle abilità di gestione mentale della competizione (colloqui, tecniche, strumenti, coaching in campo)
- autonomizzazione delle strategie da parte dell’atleta (allenamento)
- valutazione e monitoraggio dei progressi in relazione agli obiettivi prefissati.
I principali ambiti di lavoro: Settore Giovanile, Agonismo, Alto Agonismo, Mental Training, Rientro dopo un Infortunio
“Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati”
(Michael Jordan)
La squadra può esser definita come un piccolo gruppo orientato al compito e alla prestazione, i cui membri, interdipendenti, ambiscono al raggiungimento di un fine condiviso e sviluppano una identità collettiva. Essi partecipano soggettivamente, essendo consapevoli che la realizzazione dell’obiettivo di squadra dipende imprescindibilmente dalla collaborazione, dall’interazione e dall’integrazione delle capacità e delle caratteristiche di ciascuno con il resto del gruppo. Adottare un vertice gruppale in psicologia dello sport significa quindi adottare un modello teorico di osservazione della complessità per costruire un pensiero su quanto accade nel gruppo, nel tentativo di integrare e trovare il senso che sta alla base dell’intervento. Ottimizzare le dinamiche di un gruppo sportivo significa integrare le variabili esistenti in modo funzionale al benessere di tutti ed alle migliori performance della squadra, coinvolgendo nel lavoro, non solo gli atleti ma anche lo staff tecnico e dirigenziale.
I principali ambiti di lavoro: Dinamiche di gruppo, Team building, Motivazione, Conflitto e negoziazione, Comunicazione, Clima e ruoli, Leadership
“L'incapacità dell'uomo di comunicare è il risultato della sua incapacità di ascoltare davvero ciò che viene detto”
(Carl Rogers)
Affinché una società sportiva possa produrre talenti ed ottenere risultati facendo crescere i propri atleti sia a livello personale che sportivo, è fondamentale che le figure di riferimento che ne costituiscono le fondamenta possano avere competenze adeguate, quali una buona capacità di entrare in relazione, buone capacità comunicative, di leadership, una certa abilità nel negoziare i conflitti, una profonda motivazione ed una adeguata programmazione degli obiettivi. Per favorire lo sviluppo di queste condizioni lo psicologo dello sport lavora con la dirigenza ed i coach sia in termini di formazione che attraverso la realizzazione di interventi personalizzati che possono essere strutturati secondo modalità differenti in funzione dell’analisi della domanda, delle caratteristiche della società e degli obiettivi prefissati.
Modalità di intervento: Riunioni di staff, Percorsi di coach the coach, Corsi di formazione, Team-building
“Non importa quanto segni. Quello che conta è uscire dal campo felice”
(Kobe Bryant)
Il lavoro dello psicologo dello sport con i genitori consiste nella valorizzazione della figura del genitore come risorsa fondamentale all’interno del processo di crescita e sviluppo della persona e dell’atleta. Si struttura in percorsi formativi volti a far riflettere il genitore sulle proprie modalità relazionali e comunicative nei confronti del figlio, sui propri atteggiamenti e sull’importanza dell’ascolto e del sostegno, al fine di modificare gli elementi di criticità e di rafforzare gli aspetti positivi. La ricerca (Bois et al. 2009; Merkel 2013) evidenzia infatti come le credenze e le attese dei genitori possano avere un’influenza determinante sul clima emotivo vissuto dal figlio, sui livelli di stress e ansia che percepisce e sui comportamenti che mette in atto. Esse infatti impattano la competenza percepita, i valori acquisiti, le aspettative di successo, le reazioni emotive ed il livello di coinvolgimento nello sport da parte del giovane.
Modalità di intervento: Serate tematiche, Gruppi, Percorsi personalizzati di sostegno alla genitorialità
Le collaborazioni con i Circoli rappresentano una realtà in espansione, soprattutto in alcuni ambienti sportivi (es. tennis e golf) ed hanno lo scopo di fornire, agli atleti che gravitano intorno al Circolo, la possibilità di accedere in modo diretto alla preparazione mentale facendo riferimento ad un professionista che conosce profondamente la realtà del Circolo e collabora con le altre figure di riferimento (maestro, preparatore atletico, fisioterapista, nutrizionista, osteopata ecc)
in quanto parte integrante dello staff. Lo psicologo dello sport in questo contesto opera in modo strutturato non solo erogando percorsi di mental training individuali e di gruppo rivolti agli atleti, ma favorendo la comunicazione e la crescita reciproca dei membri dello staff attraverso riunioni e discussione di casi periodiche e riunioni ed incontri tematici dedicati ai genitori.
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